sabato 15 marzo 2014

Mondiali di calcio 2014 e Olimpic Game 2016

Mondiali di calcio 2014, Coppa America 2015 e Olimpiadi 2016:
il Brasile corre al ritmo di samba

Anche lo sport aiuterà la crescita del Brasile: sede della Confederation Cup 2013,  Mondiali di Calcio FIFA 2014, della Coppa America 2015 e delle Olimpiadi 2016, il Paese otterrà un’incredibile opportunità di presentarsi al meglio sulla scena mondiale, un vero e proprio punto di svolta fortemente voluto da Lula.

Sarà la seconda volta che il Brasile ospiterà il campionato mondiale di calcio, dopo il 1950.
E’ invece la prima volta che nel continente sudamericano ci saranno i giochi olimpici.
Il paese verdeoro si trova così a pianificare un’imponente piano di investimento in infrastrutture. Grazie al Programma di Accelerazione della Crescita (PAC), sono in corso di realizzazione opere di risanamento ambientale, costruzione di abitazioni e di sistemi di trasporto, sviluppo sociale e urbano.
Sono stati inoltre riservati fondi pubblici per potenziare i servizi portuali, aeroportuali e stradali, fondamentali per il miglioramento dei servizi turistici in generale. I maggiori investimenti sono rivolti alla modernizzazione e ampliamento della capacità di 7 porti e 13 aeroporti per un importo totale di 6,24 mld di Reais (pari a circa 2,83 mld di Euro).

Solo per quanto riguarda le Olimpiadi, il budget totale per predisporre Rio ai giochi è di 13,9 miliardi di dollari, di cui 2,8 per il budget olimpico e 11 per le infrastrutture.
Un altro investimento rilevante del Governo riguarda la capacità alberghiera in vista dei grandi eventi previsti per i prossimi anni: la Coppa delle Confederazioni nel 2013, i Mondiali di Calcio nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016. Il Ministero del Turismo Brasiliano è già al lavoro per lo sviluppo delle strutture alberghiere, richiamando investimenti mirati e facilitando il processo di classificazione alberghiera, che stabilisce i parametri di riferimento per i turisti nazionali e internazionali. Il piano denominato‘Aquarela 2020’, prevede un incremento del flusso turistico del 304%, equivalente a 17,6 miliardi di dollari da investire in 5 aree chiave: business ed eventi, cultura, eco-turismo, eventi sportivi e spiagge.

Il Brasile è protagonista da qualche anno sulla scena dell'economia mondiale: dal 1995 al 2008 il PIL è cresciuto del 170% e durante la crisi finanziaria è stato tra i primissimi Paesi ad uscirne, tanto che nel 2010 ha registrato un PIL del 7,5%.
La minor dipendenza dell’economia dalle esportazioni e la buona salute del bilancio governativo (forte superattivo con prestiti elargiti al FMI) e del settore bancario (per legge, le banche brasiliane non hanno mai avuto in portafoglio nessun "titolo spazzatura"), hanno permesso al Brasile di oggi di porre le basi per una forte crescita nei prossimi anni, senza creare problemi alla propria bilancia dei pagamenti.
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