sabato 15 marzo 2014

Miliardari di Forbes, sempre più "Bric". Ecco i giovani Paperoni


Brasiliani, indiani, cinesi e messicani sempre più presenti nella classifica dei paperoni mondiali. Alcuni non hanno ancora passato i quaranta (ma non cercateli in Italia)

Miliardari di Forbes, sempre più "Bric". Ecco i giovani Paperoni


Il mondo dei super-ricchi parla ancora inglese, ma le facce non sono più quelle da "Wasp" (white-anglo-saxon, protestant) che dominavano un tempo. Nella classifica che ogni anno pubblica la rivista statunitense Forbes degli uomini più ricchi del mondo ci sono sempre più tratti somatici asiatici e sudamericani. A cominciare dalla cima:
Carlos Slim Helu , il magnate messicano di America Movil, scalza Warren Buffet e Bill Gates e si piazza sul primo gradino del podio (sono sempre loro tre a giocarselo da almeno un decennio) con un patrimonio stimato in 53,5 miliardi di dollari "appena" 500 milioni sopra il creatore di Microsoft, ormai dedito alla filantropia a tempo pieno.
Ma le sorprese maggiori vengono dalle posizioni inferiori: due indiani (Lakshmi Mittal e Mukesh Ambani ) al quarto e quinto posto, un brasiliano, Elke Batista, all'ottavo con un balzo in un anno da 19 miliardi di dollari. Ma è la Cina a fare la parte del leone, ecco cosa rileva Forbes:
“Undici Paesi hanno raddoppiato il numero dei miliardari che avevano l’anno scorso e tra questi troviamo Cina, India, Turchia e Corea del Sud. Dei 97 nuovi membri solo il 16 per cento è americano mentre l’Asia è passata a 104, a sole 14 posizioni di differenza dall’Europa”. Tra gli asiatici la Repubblica popolare cinese conta 27 nuovi miliardari e, insieme a Honk Kong, conta il maggior numero di super ricchi, ben 89, al di fuori degli Stati Uniti.
Il podio italiano, secondo Forbes, è formato dal papà della Nutella, Michele Ferrero (17 miliardi), al 28esimo posto, seguito dal padrone di Luxottica Leonardo del Vecchio (10,5 miliardi a quota 59), terzo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, 74esimo e in classifica con un patrimonio da 9 miliardi. Complessivamente gli italiani in classifica sono 13.
Tutti e tre sopra i 70 anni. Ma il mondo dei paperoni non è un'esclusiva dei capelli grigi. Geni dell'informatica come Mark Zuckemberg di Facebook o Sergey Brin di Google, ereditieri come i fratelli Hariri, giovani imprenditori rampanti cinesi e giapponesi sono in mezzo a loro pur non avendo compiuto nemmeno 40 anni. 

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